A Rocca d’Orcia la storica Compagnia laicale ha celebrato San Bastiano

1Domenica  24 Gennaio, prima successiva alla data canonica nella quale la Chiesa ricorda San Sebastiano (il giorno 20), gli eredi della storica Compagnia laicale omonima, hanno celebrato la festa di San “Bastiano”, come veniva confidenzialmente appellato. Festa molto sentita fino agli anni sessanta del secolo scorso nel borgo di Rocca d’Orcia, dove esistono un edificio di culto ed una via intitolati ad esso intitolate. La Compagnia risulta essere giunta al 458mo anno dalla sua fondazione e, in passato, si occupava anche della sepoltura dei defunti e del trasporto degli ammalati, in certa misura antesignana della Confraternita di Misericordia che, nel vicino paese di Castiglione, prese vita solo nei primi anni Settanta dello scorso secolo. Esisteva un Albo dei confratelli e delle consorelle, dal quale venivano fra l’altro estratti  a sorte i chiamati ad impersonare i discepoli nella messa del Giovedì Santo per la lavanda dei piedi, la benedizione e distribuzione del “corollo”,  la successiva Adorazione notturna  ai cosiddetti “Sepolcri” (l’Altare della Reposizione). La Confraternita si occupava anche del culto nella chiesa di San Sebastiano, faceva celebrare messe e uffizi per i defunti. In occasione della festa del santo veniva benedetto e distribuito il pane (nel classico formato da chilo). Oggi alcuni abitanti, perlopiù non residenti stabilmente alla Rocca ma ancora ad essa molto legati, guidati da Matteo Guidotti, cercano di mantenere in vita per quanto possibile le tradizioni del passato e, anzi, puntano a rivitalizzare la Compagnia per non recidere il legame con quanti, nel corso dei secoli, si sono impegnati “gratis et amor Dei” in questa istituzione laicale. Quest’anno – anche per favorire il distanziamento imposto dalla pandemia – la s. Messa è stata celebrata alle 10,30 nella Pieve dei  Santi Stefano e Degna di Castiglione d’Orcia dal parroco, don Giacinto Di Polito. Sono stati ricordati i defunti rocchigiani dell’anno 2020 ed hanno presenziato alcuni “incappati” con il Labaro della Compagnia. Al termine sono stati benedetti e consegnati ai presenti i panini.

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