Abbadia Futura e Abbadia in Comune: anacronistico e antistorico il piano di gestione dei tagli degli alberi dell’Unione dei Comuni

amiata paesaggio“I risultati ottenuti alla lotta ai mutamenti climatici nel corso della COP6, seppur ancora parziali e non risolutivi, non sono privi di progressi significativi tra cui un impegno contro la deforestazione in tutte le parti del pianeta e l’incremento delle specie arboree”. Lo scrivono in una nota stampa le liste civiche di opposizione del comune di Abbadia San Salvatore “Abbadia Futura” e “Abbadia in Comune”. “La nuova strategia forestale dell’UE ha stabilito azioni per aumentare il volume e la qualità delle foreste in Europa insieme al recupero delle foreste degradate e ad una gestione sostenibile più rispettosa del clima e della biodiversità. Tale strategia prevede la messa dimora di tre miliardi di alberi supplementari in tutta Europa entro il 2030. Il Governo italiano si è impegnato nella tutela e nell’incremento delle foreste e delle specie arboree e le politiche della stessa Regione Toscana vanno in questa direzione. Crediamo, tuttavia, che vadano assunte azioni concrete a livello regionale e rivisti i Piani Forestali nei singoli territori in coerenza con quanto stabilito nella COP26. Anche gli Enti preposti sul Monte Amiata dovranno assumere impegni ben precisi che vadano verso la mitigazione dei mutamenti climatici. Il piano di gestione 2015/2029 dell’Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia non crediamo che vada in questa direzione ed anzi appare anacronistico e antistorico: tagli rasi per ettari senza considerare biodiversità e assetto idrogeologico, tecniche e modalità che aggrediscono il suolo, rimboschimenti scarsi o inesistenti. Domina la politica dello sfruttamento a fini prettamente economici ed è urgente e necessario rivedere il Piano di Gestione attuale che riguarda 800 ettari di superficie boschiva. Si potrebbero aprire diverse pagine rispetto ai tagli già effettuati e fortemente contestati dai cittadini, come quelli avvenuti in località Catarcione (taglio raso castagni), nel comune di Abbadia San Salvatore, a oltre 1000 metri di altitudine, ricordando che si tratta di una proprietà pubblica trasferita alla collettività amiatina con la vertenza mineraria”. E concludono esortando “la Unione dei Comuni a attivare un percorso virtuoso che determini: il rimboschimento delle aree già soggette al taglio raso in Località Cipriana; la redazione di un nuovo piano di gestione forestale della Tenuta di Abbadia S.S., ritenendo quello esistente anacronistico considerate le nuove disposizioni sui mutamenti climatici (COP26); le risorse per uno studio che individui le reali coltivazioni storiche presenti e potenzialmente recuperabili”.

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