Castel del Piano: partiti i lavori all’Azienda di servizi alla persona “G.Vegni”

Castel_del_Piano_Casa_Riposo_Giuseppe_Vegni_01Iniziati a Castel del Piano, il 6 aprile, i lavori per la ristrutturazione della Asp Vegni che sono stati consegnati il 5 aprile alla Edilmonte di Ciaffarafà Gabriele e Luca snc di Piancastagnaio. Quasi un milione di euro investiti per la riqualificazione e l’ampliamento dell’Azienda pubblica di servizi alla persona “G. Vegni”. Un progetto realizzato con il contributo della Regione Toscana per 250.000 euro, ottenuto grazie a un bando. L’importo rimanente sarà in parte a carico del bilancio corrente della Asp e in parte coperto da un mutuo.

L’operazione nasce dalla volontà di realizzare nuovi spazi e rivisitare gli esistenti sia nell’ottica della realizzazione di un centro diurno all’interno della sede, ma anche e soprattutto di ampliamento degli spazi dedicati alle attività di socializzazione, riabilitazione e assistenza sanitaria. Oltre a migliorare i servizi esistenti, l’azienda si pone l’obiettivo di attivare nuovi servizi e percorsi assistenziali sul territorio. “Specialmente il nuovo centro diurno- spiega l’assessora al sociale di Castel del Piano, Romelia Pitardi – va incontro alle tantissime richieste della collettività, perchè il centro diurno Asl è ormai insufficiente per coprire tutte le domande di ingresso”. La fase progettuale (iniziata nei primi mesi del 2015) è stata discussa e condivisa oltre che con il cda della struttura, anche con il Comune di Castel del Piano, con l’assessora Pitardi e con i capigruppo del consiglio comunale.

I lavori più importanti sono: realizzazione di un locale adiacente all’attuale locale di sporzionatura degli alimenti; locali per il servizio di lavanderia all’interno della sede; realizzazione di ampi spazi da dedicare in via esclusiva al centro diurno in una zona riservata all’interno della sede, per complessivi dieci posti; ristrutturazione della zona uffici; realizzazione di sei camere a uno/due letti. La creazione di nuove camere non è finalizzata all’aumento dei posti letto, ma a una diversa distribuzione degli stessi nelle camere, evitando così le camere a tre posti letto. Infine l’ampliamento dei locali destinati alla palestra, alle attività fisioterapiche, infermieristiche, mediche e di animazione.

Da Venerio
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