Lezioni di macerati d’erbe ad Abbadia San Salvatore

88201087Domenica due agosto, nella pittoresca cornice del chiostro del Monastero di Abbadia San Salvatore, si è svolto il congresso sui macerati d’erbe “I liquori da meditazione: i macerati d’erbe” curato da Aurelio Visconti. L’evento, facente parte di una serie di iniziative del Francigena Folk Festival, ha avuto come scopo quello di far conoscere i macerati d’erbe, non sempre celebri tra i consumatori, ma in netto aumento. I macerati d’erbe nascono nel Medioevo, nei monasteri italiani e francesi, ha spiegato nel suo intervento Aurelio Visconti. All’inizio erano considerati esclusivamente prodotti medicamentosi, solo successivamente sono rinati come liquori da consumarsi a fine pasto. La loro produzione ha elementi comuni a quella del vino come il torchio, i filtri e le botti. Altri interessanti interventi sono stati quelli del professor Giancarlo Scalabrelli, docente del dipartimento Scienze Agrarie Alimentari e Agroalimentari dell’Università di Pisa, quello della dottoressa Sofia Cogato, farmacista specializzata in scienze dell’alimentazione, e infine quello di Lamberto Bernardini, imprenditore, che ha dato nuova luce all’Orvietan. Il professor Scalabrelli ha esposto le difficoltà e gli obiettivi di un degustatore, e i risultati che una degustazione dovrebbe dare. Per far questo il docente si avvale da una “scheda di valutazione dei macerati d’erbe”. E’ necessario capire come valorizzare un prodotto, per comprendere al meglio un prodotto, per degustarlo al meglio è fondamentale concentrarsi senza stimoli esterni, sostiene il docente, quindi è necessario il silenzio e determinate temperature. Il professor Scalabrelli ha inoltre introdotto un termine, da lui coniato, “coerenza sensoriale”, ovvero la capacità di riconoscere le medesime caratteristiche di un prodotto anche in situazioni differenti. Anche la scelta del bicchiere può influire sulla degustazione. Successivamente la dottoressa Cogato ha spiegato il valore nutrizionale dei macerati e la loro primordiale natura medicamentosa. Il pomeriggio è stato concluso dall’intervento dell’imprenditore Lamberto Bernardini riscopritore dell’Orvietan, anticamente pozione, celebre nel Medioevo, oggi pregiato liquore.

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