Nuova legge regionale sulle politiche forestali per la salvaguardia del patrimonio boschivo

boscoUna nuova legge per la salvaguardia del patrimonio boschivo toscano, costituito dal 50% del territorio regionale. Una risorsa riconosciuta importante, fondamentale per l’assetto idrogeologico della Toscana e “capace di produrre anche un impatto economico sui territori” secondo il presidente della Regione. “Con la nuova legge regionale,– spiega Rossi – vogliamo contrastare abbandono ed inselvatichimento. Sarà importante sostenere lo sviluppo dell’associazionismo tra gli enti preposti alla tutela, creando le Comunità di bosco. Cercheremo di fare un lavoro di coinvolgimento delle categorie e degli operatori per manutenere il nostro patrimonio boschivo”.
La legge è stata firmata pochi giorni in fa al termine del convegno svoltosi nella Sara Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati dove è stata sottolineata l’importanza del patrimonio boschivo della regione italiana con la più ampia superficie forestale. “Il coinvolgimento delle categorie e degli operatori –continua Rossi – deve avvenire a partire dai 100 mila ettari di proprietà pubblica per i quali gli enti interessati, dall’Ente Terre toscane alle Comunità montane, potranno presentare un piano di coltivazione. Dobbiamo inoltre aumentare gli operatori forestali. I 350 di oggi sono troppo pochi. Dobbiamo arrivare almeno a 500 addetti. Nei prossimi mesi, stileremo un piano strutturale sui boschi toscani. Valuteremo se le risorse vanno del prossimo settennato dei fondi comunitari ed aiuteremo in particolare le imprese già dinamiche e produttive”.

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