Olearie 2018: a Seggiano una festa “colta” che evidenzia l’unicita’ dell’Olivastra e l’identita’ solidale di un territorio

11E’ forse riduttivo definire “Olearie 2018” una kermesse, se il termine di origine olandese viene interpretato solo nell’accezione letteraria di festa paesana.

In realta’ e’ un evento colto nei contenuti e anche volutamente simbolico, destinato a dare visibilita’ ed esaltare – insieme all’unicita’ dell’Olivastra Seggianese – l’identita’ solidale di un intero territorio. Spieghiamo meglio perche’.

Il Consorzio di tutela dell’olio di Seggiano(una delle quattro Dop toscane) e’ nato nel 2011 e si e’ rinnovato nel 2016, anche grazie alla presenza di alcuni giovani e dinamici produttori. Recentemente ha cercato di “svecchiare” l’impianto tradizionale della manifestazione (che rischiava di omologarsi a tante iniziative similari) e puntare su un elemento di forza del territorio: le dimensioni contenute e il sostanziale “idem sentire” degli attori della filiera. In altri termini, si e’ messo in movimento e consolidato il circolo virtuoso  realizzatosi  anche in campo vitivinicolo con il riconoscimento, ad analoghe realta’ produttive di piccole dimensioni e ben coese, dell’ambita denominazione Docg. Ma vediamo, nei punti essenziali, come e’ stato realizzato dagli organizzatori ( tra cui lo stesso Comune e la Fondazione “Radici di Seggiano”) questo nuovo  approccio all’evento, che si svolgera’ a Seggiano sabato 21 e domenica 22 aprile (in allegato la locandina completa).

*LE DEGUSTAZIONI*

Si partira’ dalla degustazione, nei locali dell’ ex municipio, dei 10 olii di produttori che certificano la Dop. In contemporanea, sempre all’interno del centro storico, si svolgera’ il “FUORI OLEARIE” che consentira’ di degustare e acquistare i prodotti delle aziende locali( olio extra vergine igt toscano e biologico, vini, formaggi, miele e carbone di faggio).

*I CONVEGNI CULTURALI*

La piazzetta del CISTERNONE- balcone naturale che si affaccia sul monte Amiata – sarà invece il fulcro della parte culturale dell’evento. Due i convegni previsti: il primo, SABATO 21 dal titolo “Seggiano DOP: la costruzione del paesaggio rurale dell’olio. Fra patrimonio culturale, identità locale, ambiente, economia e marketing territoriale”. Il secondo, DOMENICA 22 sul tema: “Territorio e insediamenti di Seggiano e dell’Amiata nei secoli”. Si tratta di argomenti non scelti casualmente.

Quello del paesaggio rurale – e relative interazioni con identita’ territoriale, patrimonio culturale e ambiente – e’  uno degli aspetti piu’ interessanti delle trasformazioni avvenute nella nostra agricoltura, come rilevato da Emilio Sereni, coltissimo caposcuola degli studi italiani in questo settore.

Non meno rilevanti gli aspetti del secondo convegno, se si considerano le origini antiche degli insediamenti olivicoli nell’areale amiatino. L’interesse della potente Abbazia di San Salvatore (il cui patrimonio economico nell’alto medioevo fu notevole, come risulta dalle ricerche dello studioso tedesco Wilhelm  Kurze) per la qualita’ dei terreni posti sul versante grossetano dell’ Amiata e’ confermato da un documento che attesta – fin dall’inizio del X secolo d.c.- l’esistenza di “Terreni Olivellati” posti  nei pressi del Castello di Seggiano. In questi luoghi i monaci benedettini, detentori  e custodi del sapere agronomico, introdussero una cultivar di montagna  resistente alle basse temperature, geneticamente discendente dall” Olea Europea Silvestris”. Secondo una versione abbastanza accreditata, sembra che la provenienza della cultivar impiantata fosse di origine dalmata, tanto da meritarsi localmente anche il secondo appellativo di “Slavo”.

*VISITA AL MUSEO DELL’OLIO E AL GIARDINO DANIEL SPOERRI*

Durante l’intero svolgimento dell’evento sara’ possibile accedere con unico biglietto (prezzo 5 euro), sia al Museo dell’olio che al parco-museo dell’artista svizzero Daniel Spoerri.Il Museo di Seggiano e’ conosciuto per l’originalita’ del progetto “Olivo nel Cisternone”, primo esempio sperimentale di pianta di Olivastra Seggianese posta all’interno di un’antica cisterna e alimentata con tecnica “aeroponica”: radici sospese in vapori acquei e sostanze fitonutritive.

*CENA DI GALA*

Nello  suggestivo e storico scenario del Castello del Potentino(originario impianto medievale e antico possedimento dei vescovi di Chiusi) sabato sera si svolgera’ la cena di gala, che iniziera’ con i saluti degli attuali proprietari (eredi famiglia Green) e si avvarra’ della partecipazione dello chef Fabio Magini( ristorante “La Scottiglia” di Pescina). Alle pietanze proposte verranno abbinati vini e olii del territorio presenti alla manifestazione.

*CHIUSURA EVENTO*

Domenica alle 17 e’ prevista la chiusura dell’evento presso il podere Montale, che e’ una delle aziende produttrici di Olio Dop Seggiano.

Durante la manifestazione saranno assicurate navette gratuite per raggiungere il centro storico, Museo dell’olio e Giardino di Daniel Spoerri.

 

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