Piancastagnaio: il Coro vince il Palio e fa cantare

La contrada del Coro a Piancastagnaio esulta e canta  la vittoria del Palio dedicato alla Madonna di San Pietro. Vittoria ottenuta con il fantino Francesco Caria, DSC_0024detto Tremendo, sul cavallo Bonantonio da Clodia. Una corsa bella ed agguerrita, con il mossiere Antonio Gagliardi da Asti, che ha faticato  una buona mezz’ora, per fare allineare i quattro cavalli e fantini. La mossa, quella buona, vedeva in testa  Voltaia scattare in prima posizione, con il fantino  Carburo, che in precedenza, aveva lamentato diversi screzi con la rivale Coro. È stato un breve momento per il fantino  di Voltaia, praticamente sorpassato da Tremendo che per quattro giri ha lasciato al palo le altre due rivali Borgo e Castello fino al mezzo giro di arrivo, dominando la corsa andando a vincere il tredicesimo palio della contrada di Coro. La lunga  giornata in attesa della ” carriera” si era aperta molto presto, nella mattinata di ieri, con la  firma dei fantini nel Palazzo Comunale di Piancastagnaio, alla presenza del rettore del magistrato delle contrade, Pierangelo Fabbrizzi, del sindaco Luigi Vagaggini, dell’ assessore con delega al Palio Enzo Piccini. Attorniati da tanti contradaioli, si sono presentati, davanti ai massimi dirigenti comunali, la contrada di Borgo, con il priore Bruno Cornacchia ed il capitano Mirco Calvani, ed il fantino Walter Pusceddu detto Bighino che ha montato il cavallo Unico de Aighenta, poi Castello, con il priore Claudio Renai ed  il capitano  ( omonimo) Claudio Renai, con il fantino Giuseppe Zedde, ” Gingillo”, che ha montato il cavallo Bomario da Clodio, ed infine  Coro con il priore Stefano Angelini ed il capitano Davide Coppi, con il fantino Francesco Caria detto ” Tremendo” con il cavallo Bonantonio da Clodia, e  in  ultimo, Voltaia, reduce dalla vittoria dello scorso anno, con il priore (in rosa) Valentina Menchini,e il capitano  Alessandro Conti, con  il fantino Giosue’ Carboni detto Carburo con il cavallo Pressing de Mores. Un palio, che ha  certamente  riservato molte sorprese ad iniziare, dalla scelta, imposta dalla legge Martini, del cambio di cavalli, fino allo scorso anno, rigorosamente purosangue, e quest’anno, mezzo sangue, e di conseguenza, il taglio di mezzo giro, che tanti commenti aveva suscitato in questi giorni tra dirigenze e contradaioli. Ed ancora, l’uso, approvato dai  quattro capitani, del ” cigno”, il  marchingegno”, inventato dal senese  ondaiolo doc  Walter Bianciardi come ausilio al canape. Un palio, dunque, che rimarrà nella storia, di questa manifestazione, che ormai, sta diventando uno degli appuntamenti attesi e desiderati, non solo in Toscana,  ma anche fuori regione come ha dimostrato la presenza di  tantissima gente  ospite. Dopo la  corsa, l’entusiasmo, la gioia, la pacifica invasione di campo, il corteo fino al Santuario della Madonna di San Pietro, a ringraziare la Vergine  del Palio chiamata da secoli con il dolce nome di regina dell’Amiata. E poi, il festoso ritorno in contrada, dove per tutta la notte, si è  festeggiato, si sono formati cortei improvvisati, si sono  varcati i confini delle altre tre contrade in segno di sfottò, con la bandiera vincitrice, esposta sul palazzo comunale,  che vi resterà fino alla cena della vittoria, cena che concluderà i festeggiamenti di questa corsa   pianese  dell’agostoDSC_0015 2017.

 

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