Tassa di Soggiorno: cos’è, a cosa serve e dove si paga

La Tassa di Soggiorno è un’imposta che paga il turista che usufruisce dell’affitto di un posto letto per brevi periodi per soggiornale nella città o nella località scelta come meta vacanziera. Con il  decreto legistativo del 14 marzo 2011 si aggiornano le norme che regolano la Tassa di Soggiorno e se ne indicano le finalità: da questo momento infatti le amministrazioni comunali dovranno usare i proventi della tassa di soggiorno a beneficio della manutenzione e del recupero dei beni culturali e dei servizi al cittadino. L’ammontare della tassa variano in base al comune in cui si alloggia e di solito è calcolata sul prezzo totale dell’alloggio. La Tassa di paga al gestore della struttura ricettiva che provvederà versare i proventi al comune di riferimento. Verrà rilasciata una ricevuta nominativa al cliente.

Val d'OrciaAnche sull’Amiata si inizia ad inseriere la Tassa di Soggiorno e, dopo il comune di Abbadia San Salvatore che ha annunciato la sua introduzione per il prossimo 20 febbraio, anche il comune di Castiglione d’Orcia si dice pronto alla gestione della nuova imposta. La somma incamerata verrà utilizzata per la sistemazione delle strade rurali e in politiche di promozione dell’area. La tassa, a tariffa unica, verrà applicata a partire dal 23 marzo.

Il comune di Radicofani ha introdotto la Tassa di Soggiorno nel 2012: “Il costo non è aumentato, è rimasto pari a 0,70 centesimi, per tutti uguale, indipendentemente dalla struttura ospitante. Il comune di Radicofani utilizza i proventi per promuovere eventi, convegni e pubblicazioni. Tutte attività per il rilancio del turismo.

Piancastagnaio rimanda la decisione: “Ci penserò sopra, – afferma il sindaco – preferisco adottare provvedimenti che non gravino sulle tasche dei cittadini”.

Da Venerio
Aurelio Visconti
piccolo hotel aurora
ARS fotografia
Banca Tema