Teatro Amiata: molte star della scena nazionale per riflettere sui problemi dell’oggi

1000px-Teatro.svg copiaDa Emilio Solfrizzi a Giobbe Covatta, passando per Amanda Sandrelli, Alex Cendron e Paola Minaccioni. La nuova stagione del teatro Amiata di Abbadia San Salvatore sarà scandita da volti noti della scena nazionale, alle prese con testi che spaziano da Goldoni a Jon Fosse per arrivare a pièces che sbarcano per la prima volta sulla scena.

Il cartellone, che nasce, come da tradizione, dalla collaborazione fra Fondazione Toscana Spettacolo onlus – primo circuito multidisciplinare in Italia – e l’amministrazione comunale, saprà toccare alcuni temi caldi del nostro presente. Andranno quindi in scena lavori che parlano di violenza di genere, migrazioni, razzismo, ma anche dei grandi valori dello sport. E non mancano riflessioni taglienti su argomenti immortali come l’amore o la famiglia.

Novità: per gli universitari possessori della Carta dello Studente è riservato un prezzo speciale di 8 euro; le riduzioni per i giovani sono valide fino a 30 anni.

FTS “Aspettando i 30 anni”: per il suo trentennale (autunno 2019) Fondazione Toscana Spettacolo già nella stagione 2018-2019 propone iniziative rivolte al pubblico per offrire sempre nuove occasioni di vivere lo spettacolo dal vivo e di raccontare l’esperienza a teatro: Carta dello spettatore FTS, biglietto sospeso, biglietto futuro, buon compleanno a teatro, carta dello Studente della Toscana, diventa storyteller. Proposte per il pubblico di oggi e di domani, per una partecipazione ancora più inclusiva.

La stagione si apre con Amanda Sandrelli ne La Locandiera, che interpreta al fianco di Alex Cendron e degli attori storici dell’Arca Azzurra (giovedì 13 dicembre, ore 21.30 come per tutti gli spettacoli). Il noto testo di Goldoni tratteggiava, a metà del Settecento, una donna forte, capace di tenere testa ai suoi quattro pretendenti mantenendo salda la sua coscienza sociale e il rispetto per le volontà del padre scomparso. Ora, il testo viene adattato per la compagnia da Francesco Niccolini, che firma anche la regia al fianco di Paolo Valerio.

A seguire, giovedì 17 gennaio (prevista anche una replica in matinée per le scuole) lo spettacolo di Fabio Monti e Norma Angelini, che in oltre dieci anni non ha (purtroppo) perso la sua forza. Lampedusa è uno spiffero!!! è un viaggio profondo nel cuore della Sicilia. Un monologo, accompagnato dai video di Norma Angelini, in cui Fabio Monti racconta con lucidità, ironia e leggerezza il paradosso di questa piccola isola, più vicina all’Africa che all’Italia, schiacciata tra turismo oramai di massa e le emergenze scatenate dall’immigrazione clandestina.

Non manca la grande drammaturgia di Jon Fosse, adesso riletta dal giovane regista Carmelo Alù. Vincitore del bando Davanti al pubblico (promosso da Fts, teatro Metastasio, Kilowatt e Armunia), Alù porta in scena, mercoledì 6 febbraio, Cani morti. È un giallo, ambientato in un piccolo villaggio sui fiordi dove una famiglia vive serena finché non scompare il suo amato cane. Cani morti racconta quel momento in cui la vita si tende fino a spezzarsi, cambiando lo stato del presente da ordinario a straordinario.

Emilio Solfrizzi è poi il protagonista di Roger, in scena lunedì 25 febbraio. Scritto e diretto da Umberto Marino, lo spettacolo nasce dal suo omonimo romanzo sul celebre tennista svizzero Roger Federer. Ma ora sono ridotti al minimo i riferimenti realistici: non ci sono oggetti o effetti sonori, tutto è affidato alla parola. In scena, quindi, un’immaginaria e tragicomica partita tra un generico numero due e l’inarrivabile numero uno del tennis di tutti i tempi, un fuoriclasse di nome Roger.

Chiude la stagione, mercoledì 27 marzo, Giobbe Covatta col suo Scoop. Lo spettacolo si apre con una domanda: “Esistono razze superiori o razze inferiori?”. Per rispondere, il comico presenta una serie di interviste ad eminenti personaggi – da Dio a Dante Alighieri, passando per Giacomo Casanova e D’Artagnan – per concludere che, a prescindere da colore della pelle e tratti somatici, il maschio è una razza inferiore mentre l’unica razza superiore è la femmina.

Da Venerio
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