Torna il triduo pasquale a Castiglione d’Orcia

castiglione-d'orcia-piazzettaTornano i Riti legati al Triduo pasquale a Castiglione e Rocca d’Orcia, con alcune usanze che in parte li differenziano rispetto a quanto avviene in altre realtà. Il Giovedì Santo, 29 Marzo, alle 16,30 la Messa che commemora l’Ultima Cena di Gesù, con la lavanda dei piedi e l’inizio dell’Adorazione ai “Sepolcri”, che proseguirà fino alla mezzanotte (con preghiera guidata dalle 23). Alle 21, dalla Chiesa di Sante Marie, la processione alla Rocca accompagnata dalla banda musicale, al termine del quale sarà ripetuta la lavanda dei piedi ai confratelli della Compagnia di San Sebastiano, seguita dalla benedizione e distribuzione dei corolli, dolci della tradizione. Quest’anno mancherà all’appello Marino Guidotti, rocchigiano di origini trasferitosi a Milano, che mai mancava a questi appuntamenti e scomparso di recente. Il Venerdì Santo (30 Marzo) alle 16,30 l’Azione Liturgica della Passione e alle 21 la processione per le vie del paese con le effigi del Gesù Morto e della Madonna Addolorata – due pregevoli statue settecentesche in cartapesta – con la banda musicale, i confratelli della Misericordia con la veste storica e l’accensione di torce e fuochi lungo il tragitto per le vie e piazze del paese. Il Sabato Santo (31 Marzo) alle 21 la solenne Veglia del Lucernario e la Messa della Risurrezione. Nella domenica di Pasqua (1° Aprile) le celebrazioni sono previste alle 10 nella Pieve dei Santi Stefano e Degna (dove si terranno anche quelle dei giorni precedenti) e alle 11 nella Chiesa di San Sebastiano a Rocca d’Orcia. Al termine delle celebrazioni del sabato e di Pasqua anche la benedizione delle uova e la distribuzione dell’acqua nuova benedetta. Quest’anno le celebrazioni saranno guidate da don Carmelo Locicero, amministratore parrocchiale di Buonconvento e Ponte d’Arbia, destinato da alcuni mesi in via temporanea a seguire anche le parrocchie di Castiglione e Campiglia d’Orcia (in attesa della nomina del nuovo parroco), che si avvale durante queste feste della collaborazione di due sacerdoti-studenti stranieri, provenienti da Roma.

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