L’Ufficio postale di Castiglione d’Orcia rimarrà chiuso dal 21 fino al 29, con riapertura al pubblico prevista sabato 30 Novembre. Durante la chiusura saranno eseguiti lavori propedeutici all’avvio dei servizi del “Progetto Polis”, che prevede la creazione della “Casa dei Servizi di Cittadinanza digitale”, dove sarà possibile svolgere una serie di pratiche (certificazioni, carta d’identità ed altro fin qui di competenza esclusiva dei Comuni, ed altre – quali ad esempio la richiesta di rilascio del passaporto, che era possibile personalmente in via informatica, oppure tramite i Comuni). La comunicazione ufficiale della chiusura era già stata inviata dal direttore provinciale di Poste Italiane, Francesco Mottola, al sindaco castiglionese Luca Rossi. Nell’ufficio che si trova al piano terra di un fabbricato posto ad angolo tra Piazza Quattro Novembre e Borgo Vittorio Emanuele (in passato aveva ospitato, per lunghi anni, un bar, attraversando più gestioni dopo quella iniziale dell’intraprendente Mario Bartolomei, uno dei commercianti più lungimiranti e di lungo corso del paese) verrà dunque realizzato uno spazio specifico, con almeno una postazione, dedicata a questi nuovi servizi. Certo – osserva qualcuno nelle conversazioni fra cittadini sugli accadimenti paesani – se poi il servizio nell’ufficio continuerà ad essere assicurato da un solo addetto, è lecito ipotizzare che possano allungarsi i tempi di attesa allo sportello. O, comunque, se anche i nuovi servizi saranno svolti su appuntamento o in determinate fasce orarie, qualche diversa modalità di gestione delle tempistiche appare probabile. Intanto ci saranno in questi giorni gli inevitabili disagi legati alla pur necessaria chiusura. La cittadinanza potrà rivolgersi allo sportello di San Quirico d’Orcia, che si trova in Via della Liberazione numero 38 ed osserva gli stessi orari di apertura: da lunedì a venerdì ore 8:30–13:45, il sabato 8.30–12:45 con il servizio ATM attivo 24 ore. Fra l’altro i castiglionesi attendono da tempo che sia mantenuta una promessa fatta già al sindaco Claudio Galletti da Poste Italiane: installare questo stesso servizio (il “postamat” per intendersi), a beneficio dell’utenza in generale. Sul tema le notizie non sono certe: poco tempo fa era data per imminente; da ultimo sembra che i proprietari dell’immobile attendano conferme scritte circa l’esistenza di un’assicurazione a copertura di eventuali danni arrecati in caso di (non augurabili) azioni intentate contro la postazione automatica. Una diversa soluzione a questa problematica – viene detto – potrebbe essere l’installazione di una postazione esterna all’edificio. Da ultimo giova ricordare che questo servizio di Poste Italiane potrà assumere ulteriore rilevanza se – come alcuni danno per certo – già con la fine dell’anno il bancomat del Monte dei Paschi ubicato in Via del Fosso, cesserà il proprio servizio. E chissà che sorte analoga possa avere, più avanti, quello di Banca Centro Toscana-Umbria, posto all’esterno dell’ex filiale ed ex tesoreria comunale in Viale Marconi.