Arcidosso: San Leonardo riportato agli antichi splendori

73323230Ancora pochi mesi, due o forse tre, e la romanica Chiesa di San Leonardo ad Arcidosso tornerà all’antico splendore. Questo edificio è un bell’esempio di Romanico sull’Amiata, edificato intorno al 1188 dagli abati benedettini di San Salvatore che lo dedicarono ad uno dei loro Santi. La facciata a capanna non lascia dubbi sulla sua origine e entrando la grande navata ci fa immergere in quell’epoca. Ai suoi lati si trovano quattro altari in pietra, a destra di foggia quattrocentesca intagliati elegantemente con interessanti motivi ornamentali nelle colonne e a sinistra più massicci, tutti comunque monumentali costruiti presumibilmente intorno al XV–XVII secolo, quando la Chiesa venne ampliata con due piccole navate laterali arricchite di altari anch’essi monumentali. Fra questi si apprezza, a sinistra, quello interamente in legno della Compagnia del Santissimo Sacramento. All’interno sono collocate opere pittoriche di notevole pregio di scuola senese, fiorentina, di stile classico e manierista: spicca una “Decollazione di Giovanni Battista” di Francesco Vanni, una “Assunzione della Vergine” della bottega dei Nasini, una “Adorazione del SS.Sacramento” attribuito alla bottega di Bartolommeo Neroni detto il Riccio e, in una parete della navata sinistra, anche una “Madonna con Bambino”, pregevole tavola di scuola senese del XV secolo. Questi tesori rimasti celati da troppi anni finalmente, fra poco, potranno di nuovo essere ammirati dal momento che le maestranze hanno ripreso i lavori di ripristino dell’interno della struttura. Dopo il completo consolidamento dell’esterno, del tetto della Chiesa e del campanile che ha impegnato un paio d’anni di lavori, ora è la volta dell’interno: pavimentazione, imbiancatura e impianto elettrico per l’illuminazione. Da circa un mese, sotto la supervisione dei funzionari della Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici della Provincia di Siena e Grosseto, è ripresa a pieno l’attività della ditta appaltatrice dei lavori. L’impegno economico e finanziario è stato notevole, oltre mezzo milione di euro stanziati, con il concorso della CEI, della Soprintendenza, della Curia e del Comune di Arcidosso che ha impegnato 10 mila euro derivati dagli oneri di urbanizzazione. Chi ha potuto seguire i lavori fin qui effettuati si è certamente reso conto del grande valore artistico di questa Chiesa e l’avvicinarsi della stagione estiva fa ben sperare che l’interesse dei turisti si concentri anche su questo. Da non dimenticare che San Leonardo è situata nel Borgo Pianese, sulla direttrice medioevale di collegamento fra Arcidosso e Castel del Piano, della quale tuttora ne rimane il tracciato, percorribile a piedi, di raccordo fra le due località. Il percorso è ricco di sorprese e di paesaggi naturalistici di straordinario effetto. Grande è, dunque, l’attesa sia da parte della Amministrazione Comunale, interessata ai flussi turistici di questo genere, sia della Parrocchia, per la possibilità di officiare nuovamente, dopo tanti anni di chiusura, un Tempio amato da tutta la Comunità Arcidossina.

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