Castel del Piano: Palazzo Nerucci apre al pubblico in veste rinnovata

Palazzo Nerucci, visto dal Corso di Castel del Piano

Palazzo Nerucci, visto dal Corso di Castel del Piano

Con le sale espositive completamente ristrutturate, domani, apre al pubblico Palazzo Nerucci, lo splendido contenitore museale e archivistico di Castel del Piano che fu costruito nel secolo XVI. Ci sono anche nuove esposizioni che vanno a completare una già ricca offerta artistica e culturale. Una delle novità sta proprio nella ricca documentazione archivistica che il comune ha messo insieme e che potrà essere consultata.

«E’ una documentazione prestigiosa per Castel del Piano, – spiega l’assessora alla cultura Romelia Pitardi – e noi abbiamo l’obiettivo di metterla nella rete bibliotecaria-archivistica provinciale. Si tratta degli archivi di Ildebrando Imberciadori, Edoardo Imberciadori, Eugenio Lazzereschi, Don Silvio Monaci, l’Associazione nazionale combattenti e reduci».

Il palazzo ospita vari settori, oltre, appunto, la nuova parte dedicata agli archivi. Entrando, sulla sinistra, l’antiquarium, che mostra reperti preistorici e etruschi, fino ad ora ospitati nel palazzo comunale e che solo adesso godono di uno spazio autonomo, all’interno del palazzo. Adiacente a questa, la stanza dedicata alle guerre mondiali, con oggetti, fotografie, bandiere, lettere, opuscoli, frutto di un lavoro di ricerca nelle famiglie private, diventato, adesso, patrimonio collettivo.

Nell’ala destra del palazzo, il salone dei notabili, con ritratti originali dei personaggi illustri di Castel del Piano dal 1600 al 1900 e poi la sala dove è custodito l’autoritratto di Rosalba Carriera, la pittrice veneziana che dipinse nel 1700, pochi e ormai rari autoritratti di cui uno, ancora per ragioni non ben chiarite, si trova a Castel del Piano. Nella stessa sala anche il ritratto su seta di Cosimo III dei Medici granduca di Toscana, anch’esso una rarità per appassionati. Nella medesima sala la tavola di legno su cui è disegnato Castel del Piano com’era nel 1700, una tavola acquistata dalla popolazione del Comune di Casteldelpiano e dal comitato artistico e storico di Castel del Piano.

Seguono le stanze dedicate alla pittura e al disegno di Edo Cei, pittore grossetano contemporaneo con radici casteldelpianesi, che ha donato al comune alcune sue opere: si va da quadri ad olio, a cartelloni pubblicitari anni 50, a caricature di personaggi casteldelpianesi, un compendio che ricostruisce una tessera emozionante della storia del borgo vista dagli occhi di un artista di razza. Presenti nel palazzo anche alcune sculture dell’artista Piero Bonacina che oggi risiede a Montegiovi.

 

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