Cinghiali e caprioli: possibili soluzioni

cinghialiCinghiali e caprioli e altri ungulati al vaglio della giunta di Castel del Piano che con apposita delibera lancia un grido di allarme e chiede soluzioni. La gravissima situazione dell’agricoltura a causa dei continui danni causati da ungulati di ogni specie nelle campagne di Castel del Piano è ormai argomento all’ordine del giorno. Se ne lamentano continuamente gli agricoltori che per lavoro o per semplice passione lavorano la terra e tengono in ordine il territorio. Ma che in queste condizioni minacciano di abbandonare tutto e lasciare incolti i campi seminati, gli orti, i vigneti, gli oliveti. La giunta casteldelpianese, dunque, ha raccolto le rimostranze e l’insofferenza degli agricoltori e chiede urgentemente un tavolo regionale, visto che le misure che promettevano il contenimento della fauna ungulata, a due anni di distanza, non ha sortito alcun effetto, anzi. IL comune, poi, vuole trovare il sostegno degli altri comuni e portarli al tavolo regionale. L’operazione della giunta la chiarisce l’assessora alle attività produttive Stefania Colombini che ha raccolto le lamentele degli imprenditori agricoli e spiega: “Tanto per cominciare, la delibera vuole essere un segnale di vicinanza agli agricoltori e imprenditori agricoli che con il loro costante lavoro e  i loro prodotti fanno onore al nostro territorio e che subiscono una vera e propria perdita economica, ma non solo, vedono mangiarsi sotto il naso  mesi e mesi di lavoro.  Allo stesso tempo vogliamo sollecitare chi di dovere ad affrontare un’emergenza, che in quanto tale, necessita di un reale piano straordinario per riportare presenza e densità della fauna selvatica e dei predatori, in equilibrio col nostro territorio. All’orizzonte vediamo anche il rischio che i tantissimi privati che continuano a coltivare i loro appezzamenti per utilizzo familiare, a lungo andare, non vedendo più i risultati del loro lavoro e non potendo investire in costose recinzioni (che per altro sono spesso inutili), lascino i terreni al loro destino, creando problemi di presidio e manutenzione”. La Colombini torna, poi, sulla questione incidenti stradali, capitolo aperto già da tempo e su cui si è cercato di mettere una pezza con i tanti cartelli di avvertimento stradale. Aggiunge dunque l’assessora: “La massiccia presenza di questi animali è causa di alto rischio d’incidenti stradali. Continuando così, già sopportando i notevoli danni legati alla meteorologia sui quali però non si può intervenire e non trovando reali soluzioni per l’enorme presenza di ungulati, si rischia di non avere più una situazione di sostenibilità per l’agricoltura e l’ambiente. A quasi 2 anni dall’approvazione della Legge Regionale per la gestione degli ungulati in Toscana, la situazione sembra quasi aggravata, quindi l’attuazione della legge non ha funzionato. E’ per questo che come Amministrazione abbiamo voluto mettere l’accento su un problema che ormai da troppo tempo ci tocca da vicino; sollecitiamo anche altri comuni a noi limitrofi a sostenere tale iniziativa ritenendo opportuno e doveroso attivare un tavolo di lavoro con la regione Toscana, gli altri comuni dell’Amiata, la provincia di Grosseto, l’ATC, le associazioni di categoria agricola e le associazioni venatorie per chiedere interventi e trovare ragionevoli e soddisfacenti soluzioni. Personalmente, tengo a precisare come sia importante e bella la presenza di fauna in questo territorio e quanto sia imbarazzante difendere il lavoro di tante persone a scapito della vita di animali, tuttavia la proliferazione degli ungulati è stata per troppo tempo sottovalutata e mal gestita ed ora è una piaga troppo importante per non affrontarla”.

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