Cipolla della Selva e Patata delle Macchie: si discute del disciplinare di produzione al Parco Faunistico

Si terrà il giorno 25 Luglio alle ore 10,00 ad Arcidosso (GR) presso il Parco Faunistico del  Monte Amiata (Podere dei Nobili), alla presenza del Sindaco di selva convento4Arcidosso Jacopo Marini e del Sindaco di Santa Fiora Federico Balocchi, una tavola rotonda organizzata da Genomamiata per iniziare a mettere a punto i disciplinari di produzione dei due prodotti agricoli amiatini, oggetto di un progetto di recupero: la Cipolla della Selva e la Patata delle Macchie. Genomamiata, la più importante associazione amiatina dedita alla salvaguardia dei genomi animali e vegetali, guidata da Lorenzo Fazzi, assieme alle due associazioni locali, Associazione Monte Labro con Cristina Pastorelli e Associazione Culturale per la Selva con Luciano Tortelli, con l’aiuto e il supporto dell’Unione dei Comuni Montani Amiata Grossetano (Alberto Balocchi) sta lavorando ad un progetto di caratterizzazione genetica e nutraceutica delle antiche varietà di cipolle e di patate dell’Amiata. Il progetto, coordinato dal Dott. Giovanni Alessandri (Studio Agricis), ha come partner scientifici il CNR – IVALSA di Follonica guidato dal Dott. Claudio Cantini e Patrizia Salusti e l’Università di Siena, Dipartimento Scienze della Vita con il Dott. Marco Romi e Roberto Berni. I due prodotti agricoli negli ultimi tempi sono tornati alla ribalta e attorno a loro si è materializzato un incredibile successo ed interesse. La Cipolla è coltivata negli orti recuperati dell’antico Convento della Santissima Trinità, struttura ormai in disuso da molti anni e risalente al secolo XI, prima di proprietà degli Aldobrandeschi e successivamente degli Sforza, da alcuni anni viene prodotta dall’Associazione Culturale per la Selva e sono in corso prove di caratterizzazione seguite dai partner scientifici di progetto. Gli interessanti risultati delle produzioni, realizzate in un contesto ambientale notevole, all’interno della Riserva Naturale del Bosco della S.S. Trinità, hanno indotto l’associazione della Selva a pensare all’importanza di un disciplinare di produzione. Anche per la Patata delle Macchie, l’interesse negli anni è diventata sempre maggiore e trova sfogo ad Agosto con la Sagra della Patata Macchiaiola. L’idea dell’incontro al parco, è quella di mettere a punto un disciplinare di produzione per ciascuno dei due prodotti (patata e cipolla), con l’individuazione di una o più varietà locali di cipolla e di patata, provenienti da un percorso di caratterizzazione durato alcuni anni e metterle in coltivazione, per arrivare all’obiettivo di tutelarle e valorizzarle. Il progetto che si muove, in linea con la legge regionale n. 64/2004
sulla tutela e valorizzazione del patrimonio di razze e varietà locali di interesse agrario, zootecnico e forestale, mira a ricercare e conservare le risorse genetiche del territorio amiatino, riscoprendo la coltivazione della cipolla e della patata e facendo ricorso ai coltivatori custodi. L’incontro previsto servirà per discutere dei disciplinari di produzione cui dovranno dotarsi i produttori delle due eccellenze amiatine, anche con problematiche da risolvere, come: i confini dell’areale di produzione, le varietà specifiche da coltivare, le tecniche di coltivazione, l’uso o meno di concimi e prodotti antiparassitari, lo sviluppo di trasformati e le possibili proprietà salutistico-funzionali. L’interesse che si sta dimostrando attorno ai due prodotti: cipolla e patata, basi alimentari dell’Amiata, insieme alla castagna è molto alto, al di sopra delle aspettative, tanto che all’incontro insieme ai promotori delle associazioni, sono attese diverse aziende agricole dell’area interessate a mettere in coltivazione le due produzioni orticole. A Selva e alle Macchie è iniziata, ormai da alcuni anni, la coltivazione di cipolle e patate già caratterizzate scientificamente, ed è iniziata contestualmente una ricerca sul territorio dell’Amiata
per individuare le vecchie cultivar amiatine di cipolla e patata da mettere in produzione negli anni a venire e far divenire nuova risorsa di sviluppo, con una particolare attenzione ad ottenere prodotti salutistico-funzionali con caratteristiche nutrizionali migliorate, con tecniche agronomiche a ridotto impatto ambientale. Alla tavola rotonda, oltre ai saluti istituzionali parteciperà anche il Presidente della Coop Amiata Fabrizio Banchi e il Presidente della Federazione Concessionarie Pubblicità, esperto in comunicazione Massimo Martellini. Cuore della giornata saranno le relazioni del CNR- IVALSA e dell’Università di Siena – Dipartimento Scienze della Vita che daranno interessanti spunti per la stesura dei disciplinari di produzione. Le conclusioni sono affidate al Dirigente della Regione Toscana Fabio Fabbri. Lorenzo Fazzi, Presidente di Genomamiata, ritiene molto utile la giornata al parco come primo momento di discussione partecipata su strumenti essenziali di cui necessita dotarsi e che sono il primo passo concreto verso la valorizzazione dei due prodotti.

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