Convegno al Parco Faunistico per la salvaguardia delle razze domestiche autoctone

asini parco faunisticoDomani mattina 24 settembre, alle 9.30 presso il Parco Faunistico del Monte Amiata ad Arcidosso, si terrà un convegno di presentazione del Gruppo Operativo Formaggi di Razza. Il titolo dell’incontro è “Amiata: preservare le razze autoctone mediante l’innovazione”. Durante la mattinata saranno presentate le prime attività del gruppo operativo nato per rispondere alle necessità di valorizzazione delle razze autoctone reliquia o in via di estinzione (Asino Sorcino Amiatino, Vacca Maremmana e Pecora Amiatina), nell’ottica di contrastare la riduzione della biodiversità animale. Il progetto, che è in corso di attuazione, mira a nuove produzioni casearie di nicchia, andando a riscoprire nelle razze autoctone attitudini produttive che si sono perse nel tempo. Il progetto si propone: lo sviluppo e l’introduzione di nuovi prodotti caseari (formaggi e yogurt), che possano affiancarsi sinergicamente alle attuali applicazioni economiche rivolte al mercato della carne e il recupero economico della lana della pecora amiatina, che oggi rappresenta un costo d’impresa. Per questo progetto si è costituito un Gruppo Operativo che ha visto la partecipazione di alcune aziende zootecniche dell’Amiata, segno della vitalità e della voglia di mettersi in gioco e di rinnovarsi di tutto il comparto agroalimentare. Il gruppo ha partecipato a un bando regionale del PSR 2014-2020 per la presentazione di progetti strategici volti all’aumento della produttività e della sostenibilità in agricoltura ed è stato finanziato dalla Regione Toscana. Il progetto è strutturato secondo la formula dei Gruppi Operativi, che prevedono l’affiancamento delle aziende agricole a enti di ricerca, pubblici e/o privati, e a soggetti che operino il trasferimento tecnologico.
Al progetto partecipano, oltre alla Genomamiata, associazione capofila, l’Azienda Agricola Bindi Elisa di Arcidosso, l’Azienda Agricola Franceschelli Graziano e Caseificio Fonte Mozza di Santa Fiora, il Parco Faunistico del Monte Amiata di Arcidosso, la Next Techonology Tecnotessile di Prato, lo studio Agricis di Sasso d’Ombrone e l’Università di Firenze – DAGRI. In Particolare, l’attività scientifica del Progetto è curata dalla Prof.ssa Clara Sargentini e dal Dott. Roberto Tocci.
Il progetto è particolarmente interessante poiché ha come fine il mantenimento della zootecnia vero presidio delle zone montane. “È un’esperienza veramente interessante e coinvolgente” – ha commentato il tecnico del Progetto Giovanni Alessandri – che dimostra come l’Amiata sia ricca di tante potenzialità, ancora tutte da scoprire e valorizzare; inoltre, questo progetto, è particolarmente interessante poiché ha come fine il mantenimento della zootecnia autoctona, vero presidio delle zone montane come l’Amiata. Non meno importanti saranno le attività di formazione e divulgazione collegate al progetto, curate dall’agenzia formativa Heimat e dalla CIPA-AT di Grosseto che promuoveranno la conoscenza e la diffusione dei risultati acquisiti, permettendo alle imprese agricole di trarre vantaggio dalle innovazioni studiate e attirando nuovi investimenti sul territorio.
“Il Progetto Formaggi di Razza – afferma Lorenzo Fazzi, Presidente di Genomamiata e Capofila del Progetto – “rappresenta una prova importante di cooperazione e collaborazione tra aziende dell’Amiata Grossetano, associazioni, imprese ed enti di ricerca, che dimostra come l’integrazione trasversale tra le attività sia terreno fertile per lo sviluppo e l’innovazione in campo agroalimentare e zootecnico”.

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