La centrale a biomasse di Gallina prosegue la sperimentazione

galletti castiglione“Ho riferito alla popolazione di Gallina e a quanti hanno partecipato due significative novità nella vicenda della centrale alimentata a biomasse, che i gestori sono intenzionati a mettere in funzione, quando sarà terminata la fase di prove e sperimentazione”. A parlare è il sindaco di Castiglione d’Orcia, Claudio Galletti, che nei giorni scorsi ha tenuto un’assemblea pubblica nel centro socio-ricreativo delle ex scuole elementari. “La prima novità – riprende il primo cittadino – è che il capannone adiacente alla centrale a biomasse della Ecotec non sarà ceduto a quest’ultima, anche se lo richiedesse per espandersi. L’assicurazione l’ha fornita il curatore fallimentare di Toscana Cereali. Lì circa cento produttori di farro biologico continueranno a conferire il loro prodotto”. La centrale termica è stata creata nella zona artigianale di Via del Colombaio già diversi anni fa ma, di fatto, non è mai entrata in funzione. “In secondo luogo, anche a seguito di varie segnalazioni, ora il sito è seguito da vari organi: la Polizia Municipale Associata Amiata-Val d’Orcia, l’Ufficio Tecnico Comunale, i Carabinieri Forestali, l’Arpat, L’Azienda Sanitaria di Area Vasta, i Vigili del fuoco. Sono state richieste documentazioni atte a dimostrare sia il corretto smaltimento dei rifiuti prodotti, sia che le emissioni nell’aria non siano nocive”. La popolazione è preoccupata per eventuali ricadute sulla salute e la tutela ambientale e segue con perplessità l’evolversi della vicenda che sembra porterà – prima o poi – all’inizio dell’attività nella centrale. “A questo proposito – è ancora Galletti a parlare – mentre finora erano stati soggetti sovraordinati a garantire il monitoraggio, d’ora in poi dovrà farsene carico il Comune: circa 15 mila euro annui, risorse che ci siamo impegnati a reperire perché con la salute non si può scherzare”. Il sindaco chiosa infine togliendosi qualche sassolino dalle scarpe. “Mi si lasci dire che le autorizzazioni per la centrale a biomasse sono di competenza regionale e che il Comune non è mai stato interpellato, neppure a livello consultivo. Abbiamo dovuto chiedere, anche insistendo, di essere informati, cercando ripetutamente di rappresentare nelle sedi istituzionali le preoccupazioni nostre e dei cittadini con risultati, nel complesso, non del tutto soddisfacenti. Continueremo, per quanto è nelle nostre possibilità a seguire la vicenda. A regime la centrale dovrebbe utilizzare diecimila tonnellate al mese di biomasse, una quantità che ci dicono non particolarmente elevata; ma questo non ci esonera dal vigilare e prestare la dovuta attenzione”.

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