La Madonna del buon viaggio torna al suo posto

87356888Davanti a oltre 100 persone, assiepate alla curva che apre a Monticello Amiata, è stata disvelata ufficialmente, domenica pomeriggio alle 16,30, la statua della Madonna del buon viaggio, tornata perfettamente restaurata da Firenze dopo che era stata decapitata e sfregiata nelle mani e ai fianchi dal gesto di ignoti. Una cerimonia toccante, aperta da Massimiliano Terni, presidente degli Amici del Santuario che hanno organizzato la giornata che ha ricordato il silenzioso e fattivo impegno dell’associazione per rilanciare il sacro complesso che si snoda dal santuario di Val di Prata, fino alla miracolosa sorgente sottostante , per arrivare a lambire, appunto, l’edicola tanto cara ai monticellesi della Madonna del buon viaggio: “Abbiamo dotato il sito-ha detto il presidente, di una strada nuova, di parcheggi e di illuminazione e abbiamo restaurato la statua della Madonna”. Anche il sindaco di Cinigiano Romina Sani, accompagnata dal sindaco di Arcidosso Jacopo Marini, che tanto impegno ha profuso per la riqualificazione del sito, come ha tenuto a sottolineare il presidente Terni, ha evidenziato la valenza simbolica di questa edicola e l’amore collettivo per la statua della Madonna a cui sono arrivati tanti contributi di cittadini interessati al restauro. Ma è stato in particolare Don Adrian, prima che fosse tolto il drappo azzurro e prima della benedizione, a raccontare fatti, quasi miracolosi, della Madonna del buon viaggio: “Da quando sono arrivato-ha spiegato-mi sono sempre rivolto a questa Madonna con le mie preghiere ed è stata lei a salvare tutta la mia famiglia che poco lontano da questa curva ebbe un bruttissimo incidente. L’automobile andrò completamente distrutta, ma i miei cari ne uscirono senza un graffio. E così-ha continuato-è successo a altre persone che hanno avuto incidenti con la macchina proprio a questa pericolosa curva e che sono usciti fuori sempre completamente illesi. Sono convinto-ha detto-che questo luogo è davvero sacro e che questa Madonnina è miracolosa” . Ma agli Amici del Santuario che hanno messo in piedi tutta la giornata, preme ancora una volta sottolineare di dissociarsi dall’operazione “mattonelle”, vendute a 300 euro l’una per permettere il restauro della statua e il ripristino del sito. Le mattonelle sono state ormai vendute a venti famiglie, ma il presidente Terni ha diffuso un volantino, “dissociandosi dal modo in cui chiunque, senza delega dell’associazione, sia andato casa per casa a chiedere fondi in cambio di mattonelle”. E gli Amici del santuario ricordano che “già il consiglio aveva già deciso di offrire un riconoscimento visibile con mattonelle dipinte, senza importo predeterminato”. Questa è la posizione ufficiale del sodalizio, ma ormai le mattonelle sono state vendute e adesso saranno apposte sotto la croce della grotta con incisi i nomi dei benefattori: “I loro nomi rimarranno per sempre scritti con una benedizione nelle mattonelle”, ribadiscono quelli che hanno effettuato la raccolta che ha permesso tutte le opere ricordate dal presidente Terni nella sua prolusione.

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