L’Amministrazione esprime la propria soddisfazione per la TAC

KH_St_Elisabeth_RV_2013_Radiologie_GammakameraL’Amministrazione comunale di Abbadia San Salvatore esprime la propria soddisfazione per l’arrivo della TAC presso il presidio ospedaliero del territorio.

La prossima inaugurazione del 28 dicembre sarà il culmine di un lungo percorso che ha visto unire gli sforzi e la concertazione di tutta la comunità e di tutti i comuni dell’Amiata Val d’Orcia nella ferma volontà di avere a disposizione questa importante strumentazione sanitaria.

La TAC rappresenta un ulteriore tassello che va ad aggiungersi ad un importante progetto, frutto di un lavoro corale portato avanti dall’Amministrazione comunale di Abbadia insieme con la USL Toscana Sud Est, con gli altri comuni dell’Unione Amiata Val d’Orcia e con il Tavolo per la sanità. Un lavoro che è riuscito non soltanto a preservare i servizi già in essere del complesso socio-sanitario, ma anche a rinforzarli, portando nuove specializzazioni e ulteriori garanzie sotto il profilo sanitario per l’intero bacino d’utenza del nosocomio badengo.

“Non è un mistero che la TAC fosse un impegno preso da anni – Commenta il Sindaco di Abbadia San Salvatore, Fabrizio Tondi – Il suo arrivo nella nostra struttura ospedaliera è stato il frutto di un’azione corale portata avanti da tutto il paese e dagli altri comuni del territorio, come comunità unita nell’intento di ottenere questo importante traguardo. Le forze di maggioranza e minoranza, l’Amministrazione comunale insieme con la USL e il Tavolo sulla sanità. È stata una vittoria della comunità, la quale è sempre stata vigile nel preservare quel piccolo fiore all’occhiello che è il proprio complesso socio-sanitario e deve continuare ad esserlo.”

Un ringraziamento dell’Amministrazione non può non andare proprio alla USL Toscana che ha compreso l’importanza di garantire un servizio sanitario attrezzato e all’avanguardia per l’intero territorio, considerandone anche le condizioni di fisiologica e naturale lontananza dai principali centri urbani e dai grandi complessi ospedalieri, comprendendo come sia un errore ridurre tutto a una mera questione di numeri e rivalorizzando, piuttosto, il concetto di continuità e complementarietà del servizio.

Da Venerio
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