Legambiente: da metà giugno in fumo più del 94% della superficie bruciata in tutto il 2016

Legambiente_logoGentili: “Chiediamo a Regione Toscana e all’autorità nazionale un impegno maggiore di risorse, uomini e mezzi per fronteggiare l’emergenza in Maremma e in Toscana”.

Da metà giugno ad oggi è andato in fumo più del 94% del totale della superficie bruciata in tutto il 2016. Gli ultimi incendi di Castiglione della pescaia, Capalbio e Marina di Grosseto hanno messo a grave rischio l’incolumità di chi vive nel centro balneare.

Criminale è chi oltre a distruggere un enorme patrimonio ambientale – ha detto Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente – mette in pericolo case e persone di un centro abitato. Ringraziamo innanzitutto la Prefettura, il Comune di Grosseto, i Vigili del fuoco e le Forze dell’ordine che si sono prestate con abnegazione e fortissimo impegno per domare le fiamme. Chiediamo un impegno maggiore alla Regione Toscana e alle autorità nazionali per assicurare un adeguato supporto a partire dai mezzi e dal personale di terra, coadiuvato dai mezzi aerei, per fronteggiare con maggiori risorse questa tragica emergenza in Maremma. Stiamo assistendo a un fenomeno di una gravità inaudita che va fronteggiato con tutti i mezzi possibili per evitare ulteriori danni al patrimonio naturale, vera ricchezza della nostra terra. A questa emergenza inenarrabile occorre rispondere con un adeguato piano di emergenza che ci aiuti a individuare i colpevoli di questi crimini ambientali. Vista l’enorme gravità di quanto sta avvenendo, che costituisce un’emergenza nazionale, si pianifichi un intervento capace di limitare al massimo i danni alle persone, ai centri abitati e al patrimonio naturale.

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