“Patrimoni culturali immateriali Unesco e Sviluppo locale” ad Arcidosso

castello arcidossoDal 15 al 17 giugno si è tenuta ad Arcidosso, tra le storiche mura della Rocca Aldobrandesca, il workshop “Patrimoni culturali immateriali Unesco e Sviluppo locale”, un’iniziativa nata per promuovere le ricchezze immateriali del territorio. L’evento è stato patrocinato dalla Presidenza del Consiglio Regionale della Toscana, che mira a costruire insieme al comune amiatino e al Co.Svi.G. (Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche), un esclusivo appuntamento annuale, con l’obiettivo di farlo diventare un evento di grande richiamo internazionale. I relatori che hanno partecipato sono stati di assoluto livello internazionale: Mibact, Cni Unesco, Icomos Italia e la Fondazione Slow Food per la Biodiversità che ha lanciato un progetto sui valori dei territori in margine all’Appennino, la cui anteprima è stata proposta al Salone del Libro di Torino. I lavori, coordinati dal Centro Studi Santagata-Ebla, ente associato alla Cattedra Unesco in Sviluppo Sostenibile e Gestione del Territorio dell’Università di Torino, e dal periodico Energeo Magazine sono stati dedicati alla conoscenza dei «Patrimoni Culturali Immateriali», con attenzione specifica a quelli riconosciuti o candidati al riconoscimento Unesco, come volano di sviluppo sostenibile, anche di tipo economico, delle comunità locali.

Le tre sezioni sono state moderate dal giornalista Rai Marco Hagge, coordinatore della Rubrica Bellitalia. In particolare, in questa medesima occasione, si è fatto riferimento alle azioni da avviare sulle propaggini collinari e montane. Infatti, la Fondazione Slow Food per la Biodiversità – si vuole coinvolgere anche la Comunità del Cibo ad Energie Rinnovabili-, ha presentato un progetto esclusivo sui valori condivisi espressi sul territorio attraverso il patrimonio alimentare, che sarà successivamente approfondito all’interno di «Terra Madre Salone del Gusto 2018», che si terrà a Torino dal 20 al 24 settembre. La kermesse è destinata a tutti gli appassionati e amministratori locali, nonché membri della Pro loco e di associazioni culturali

« Un progetto entusiasmante e foriero di altre iniziative- ha sottolineato il sindaco di Arcidosso Jacopo Marini- I caratteristici paesi che si distendono tra secolari castagneti alle pendici del Monte Labbro e la vetta del Monte Amiata, sono custodi di importanti elementi culturali immateriali e non, e da tempo sono attivi nella riscoperta delle tradizioni locali, anche attraverso eventi come «Amiata folk festival: Il calore della terra», una tre giorni all’insegna della musica e del ballo popolare che si tiene ad Arcidosso”.

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