Sull’alternanza scuola-lavoro, il commento di una studentessa

scuolaL’alternanza scuola-lavoro prevista dalla legge 107 del 2015 della Buona Scuola, viene descritta dal MIUR come una modalità didattica innovativa che permette di indirizzare al lavoro gli studenti e le studentesse di tutte le scuole superiori, licei compresi. Permette loro di fare esperienze lavorative durante il periodo scolastico e di consolidare le conoscenze apprese a scuola attraverso l’esperienza pratica. L’alternanza è un progetto formativo che deve essere attinente al proprio piano di studi ed è obbligatoria per tutti gli studenti dell’ultimo triennio. Per i tecnici e i professionali sono obbligatorie 400 ore di alternanza, mentre nei licei devono essere effettuate 200 ore durante i tre anni. Il periodo di alternanza è oggetto di verifiche e valutazioni e coloro che non raggiungono tutte le ore obbligatorie non verranno ammessi agli esami di stato. Gli Stati Generali dell’alternanza scuola-lavoro del 16 dicembre 2017 hanno istituito una Carta dei diritti e dei doveri di uno studente in alternanza, composta da sette articoli dettagliati che spiegano tutti i diritti dello studente e le norme comportamentali che devono essere rispettate in azienda per non subire provvedimenti disciplinari. Dopo aver scelto l’azienda dove fare alternanza, gli studenti devono firmare un Patto formativo prendendosi l’impegno di rispettare le norme antinfortunistiche, le regole e gli orari imposti dalla struttura ospitante e accordati con la scuola. Durante il periodo di alternanza, lo studente deve rimanere in contatto con il tutor scolastico e deve documentare le proprie attività in un libretto fornito dalla scuola. Terminato il progetto, la scuola e la struttura ospitante valuteranno lo studente e gli forniranno un Certificato delle competenze. Anche lo studente dovrà valutare la propria esperienza. L’obiettivo principale di questa esperienza educativa è quello di dare agli studenti la possibilità di ricevere una formazione lavorativa di alto profilo e cercare di diminuire la disoccupazione permettendo agli studenti di apprendere le tecniche e le competenze di un determinato lavoro durante il percorso scolastico. Da molti è stata vista subito come un’esperienza interessante, sia per i tecnici che possono apprendere molte cose utili sia per i licei che altrimenti non avrebbero alcuna possibilità di sperimentare il mondo del lavoro. Il problema però è che spesso le aziende ospitanti non sono organizzate e se non viene fatta bene diventa soltanto una perdita di tempo. Molti studenti infatti, sono rimasti in azienda a fare caffè o fotocopie e questa non è da considerare un’esperienza utile. È quindi necessario che il tutor esterno abbia una formazione adeguata. Io personalmente penso che ogni esperienza sia utile, sia per imparare cose nuove sia per maturare e diventare più responsabili, inoltre il modo migliore per imparare è provare sul campo e credo che le ore di alternanza siano molto importanti anche per la formazione di uno studente e nel percorso di indirizzamento universitario perchè aiutano a capire se un lavoro effettivamente ci piace oppure no. Andare a lavoro durante il percorso scolastico ci aiuta a capire meglio come funziona il mondo del lavoro ed è molto importante soprattutto per coloro che finite le scuole superiori decidono di non andare all’università.

Camilla Adami

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