Un festa speciale per i 100 anni di Angela

angela benassiCent’anni e non li dimostra. La testa vigile, il fisico ancora elastico, tanto da fare ginnastica tutte le mattine per mantenersi in forma. Un piatto di tortelli a volte e un bicchiere di vino tutti i giorni, un elisir di lunga vita. Ad Arcidosso, Angela Benassi ha compiuto 100 anni ed è stata festeggiata il 23 maggio, giorno del suo compleanno, dai familiari e dal sindaco Jacopo Marini accompagnato dalla vicesindaca Sabrina Melani che le hanno portato fiori e libri. Circondata da tante persone, seduta nella sua poltrona con le gambe accavallate, Angela ha detto : “Voglio bene a tutti voi. Io non ho mai voluto male a nessuno”. E questa serenità e pace interiore, sicuramente è una delle sue ricette di longevità. Tre figli, Miranda, Marco e Lorenzo, cinque nipoti e tre bisnipoti, Angela vive con la sua famiglia, coccolata e vezzeggiata da tutti. Nata a Petricci e vissuta poi ad Arcidosso, ha sempre fatto la casalinga e si è dedicata ai lavori di campagna: “Sono nata nella povertà assoluta – rammenta – e noi abbiamo mangiato tanta polenta dolce perchè il pane non c’era. Ma io ho sempre cercato di non far mancare nulla in casa e siamo stati felici”. E al sindaco che le chiedeva la ricetta di tanta longevità, ha detto: “Mangiare tutto e giusto, camminare, fare esercizio. E poi voler bene alle persone”. Angela è una delle molte centenarie amiatine, traguardi raggiunti nonostante sovente le famiglie siano state povere e i lavori faticosissimi: “Ma la vita, poi – dice – ci ha dato tanto. Una famiglia bellissima, affetto e cibo a volontà. Mi piace tanto il prosciutto e gli strozzapreti. Forse perché non li potevo avere da piccola”. Fino a quando la vista le ha retto, Angela leggeva moltissimo e si teneva aggiornata soprattutto coi giornali. Oggi i suoi occhi non ce la fanno più a impegnarsi a lungo nella lettura, ma si tiene ugualmente informata, soprattutto di politica: “Sono sempre stata socialista – confessa – fin da quando mi sono iscritta al partito che ero giovane e sono ancora fortemente attaccata a questo pensiero. E credo anche un’altra cosa, pur non frequentando molto la chiesa, che c’è qualcuno più in alto di noi. Qualcosa c’è. Anche pensando a questo non ho mai fatto male a nessuno. Di questo sono certa. Ho sempre fatto il meglio che ho potuto”. Alla fine il brindisi, con uno spumante che anche Angela gradisce. Un fuori programma, in attesa del bicchiere di vino che assaporerà pasteggiando.

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